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Mario Dondero. La libertà e l’impegno.

 


Indirizzo e contatti

Palazzo Reale
Piazza Duomo 12 Milano

 0288465230

Quando

dal  al 

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Prezzo

gratis

di Giovanni Pelloso

L’ampia retrospettiva a Palazzo Reale consente di far luce su uno dei più importanti reporter italiani del XX secolo. Mario Dondero (1928-2015), partigiano, inviato di guerra e instancabile viaggiatore, è stato con la sua inseparabile Leica un attento testimone di conflitti e di lotte, ma anche delle tante piccole storie quotidiane che compongono la realtà sociale. Il percorso espositivo offre, oltre alle fotografie più iconiche, una selezione di scatti inediti, tra cui alcuni ritratti di Pier Paolo Pasolini e Laura Betti. Al pubblico è presentato un racconto che segue un duplice criterio espositivo, cronologico e tematico insieme. Si inizia con la prima delle dieci sale dell’Appartamento dei Principi nella quale si scoprono le immagini realizzate in vari momenti storici nella penisola iberica. Man mano che si attraversano gli spazi ci si accorge sempre più del taglio sociologico della sua opera. A colpire sono gli scatti dedicati alla migrazione interna e a un Paese, l’Italia, colto nel lungo cammino di alfabetizzazione, tra lavoro rurale, manifestazioni politiche e sindacali. Non manca un’attenzione particolare alla Francia, dagli eventi del ’68 al viaggio di Deng Xiaoping nel 1975, alle manifestazioni del 2011 a Parigi in difesa dei diritti sociali. Metà della proposta espositiva rivela il suo sguardo su un mondo a noi lontano, non solo in termini di distanza, ma anche per cultura e vicende politiche. Sono i racconti per le grandi testate giornalistiche italiane ed europee che ritraggono l’Irlanda alla fine degli anni Sessanta, l’Algeria durante il conflitto con il Marocco, la Nigeria, il Senegal e il Brasile – qui l’autore si concentra sulla vita dei bambini di strada –. Sempre di grande interesse, l’ampio focus riservato al ritratto: un universo di volti di scrittori, letterati e dei più significativi pittori, scultori, fotografi e critici d’arte del Novecento.

La mostra è aperta dal 21 giugno al 6 settembre 2023 con i seguenti orari: da martedì a domenica ore 10-19.30, giovedì ore 10-22.30.

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Date e orari

PALAZZO REALE

Piazza Duomo 12

dal 21/06/2023 al 06/09/2023

di Martedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato, Domenica dalle 10:00 alle 19:30

dal 21/06/2023 al 06/09/2023

di Giovedì, Domenica dalle 10:00 alle 22:30

Sabina Guzzanti, la città in dieci domande

 di Gabriella Mancini

Sabina Guzzanti, la città in dieci domandeSabina Guzzanti ha vissuto a Milano per un periodo, e ci ritorna spesso per presentare i suoi vari progetti, frutto di una creatività poliedrica: programmi, film e libri. L’ultimo, «ANonniMus – Vecchi rivoluzionari contro giovani robot» (HarperCollins), cominciato due anni fa, è un bel colpo perché racconta con ironia e profondità gli «autogol» dell’intelligenza artificiale anticipando i dietrofront di tanti informatici che l’avevano caldeggiata.
1. Il tuo luogo del cuore
Il quartiere Isola, corso Garibaldi, dove ho abitato, corso Buenos Aires. Mi piacciono i tram, che animano tanti luoghi.
2. Posti belli da vedere
La Fondazione Prada e i teatri: l’Elfo con il suo pubblico sempre partecipe, lo Zelig dove ho fatto il mio primo spettacolo. Purtroppo il Ciak è stato chiuso come diversi altri teatri: è una cosa tristissima, il teatro rappresenta l’umore e la salute di una città. E il cinema Anteo dove ho presentato i miei film.
3. Cosa non ti piace
Gli affitti troppo alti. E direi l’umore delle persone: per diversi anni Milano la avvertivo arrabbiata, poi sono ritornata e ho trovato tutti sorridenti, più espansivi, ma recentemente l’ho sentita di nuovo incupita.
4. Cosa vorresti (che non c’è)
Milano è una città dove c’è tutto, forse più per guadagnare soldi che per stare insieme, mi mancano i centri sociali di una volta. Vorrei più facilità nei rapporti di lavoro, si usa molto l’inglese anche per parole che si possono dire in italiano, mi sembra ridicolo.
5. Un ricordo
Indimenticabile e pazzesco il Festival della pubblicità organizzato a Milano, arrivavano spot da tutto il mondo, era un trionfo della creatività.
6. Il momento goloso
Il bar dell’Anteo per un caffè, il «Deus ex Machina», un locale grande, all’aperto, nel quartiere Isola, per un drink.
7. Il ristorante
Una volta andavo in un ristorante russo, ma non ricordo il nome… Alla «Cooperativa Liberazione» trovo piatti semplici e tanti libri. Ho frequentato il «Blue Note» per una serata in musica.
8. Il «tuo» negozio
La libreria «Centofiori», in piazzale Dateo, dove ho presentato il libro, e la libreria «Alaska» ad Affori.
9. Il rito della domenica
Ascolto «Media e dintorni» su Radio Radicale.
10. Un pensiero libero
Milano è una città proiettata nel futuro, in continuo divenire. I suoi cambiamenti li percepisco tra il pubblico, se coglie di più le battute becere o le sfumature: purtroppo la rincorsa sfrenata ai soldi ha fatto diminuire il senso dell’umorismo.

LA SCHEDA
Sabina Guzzanti, 59 anni, attrice, conduttrice, scrittrice, regista. Esordisce in tv nel 1987, la popolarità arriva negli anni Novanta con «La Tv delle ragazze» e le famose imitazioni di Moana Pozzi, D’Alema, Berlusconi