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Salute: Carta diritti persone con sclerosi multipla, raggiunte 61mila firme


Vacca (Aism), ‘obiettivo arrivare entro il 2025 a 137mila, tante quanti sono i pazienti’ A un anno dal lancio della...

VACCA (AISM), ‘OBIETTIVO ARRIVARE ENTRO IL 2025 A 137MILA, TANTE QUANTI SONO I PAZIENTI’

A un anno dal lancio della versione rinnovata della Carta dei diritti delle persone con sclerosi multipla e patologie correlate, il 30 maggio 2022, da parte di Aism, Associazione italiana sclerosi multipla, continua la raccolta d firme sul sito agenda.aism.it. Le firme per la sottoscrizione del documento hanno raggiunto quota 61.000, coinvolgendo Enti, Istituzioni, aziende, imprenditori, personaggi famosi e persone comuni. E in occasione di un convegno promosso in Senato da Aism nell’ambito della Settimana dedicata alla sclerosi multipla, Francesco Vacca presidente di Aism, lancia un appello affinché “tutti sottoscrivano questa Carta perché rappresenta – spiega – il pilastro dei diritti delle persone non solo con sclerosi multipla, ma di tutti coloro che convivono con una condizione di disabilità, grave patologia o fragilità. L’obiettivo entro il 2025 è arrivare a 137 mila firme, una per ogni persona con sclerosi multipla”.

La risposta è arrivata anche dalle Istituzioni. Il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, che ha voluto firmare a inizio anno la Carta dei diritti, afferma che “tutti insieme abbiamo il compito di dare voce a chi convive con una disabilità, consolidando quelle alleanze e relazioni che consentono di essere concretamente al loro fianco”.

“La Carta dei Diritti delle persone con Sm – conclude Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism) – è un esercizio concreto e innovativo di corresponsabilità e condivisione, di trasparenza e di sostenibilità”. Attraverso questo documento – si legge in una nota – si richiama il valore sociale delle persone con gravi patologie e con disabilità, e di tutti coloro, familiari e caregiver, che ne condividono ogni giorno il percorso di vita; ma chi convive con una patologia come la Sm e patologie correlate come Nmosd (Disturbi dello spettro della Neuromielite ottica) non vuole solo ottenere il riconoscimento dei propri diritti, ma chiede con forza di poter dare il proprio contributo al mondo del lavoro, della scuola, della società e di concorrere alla crescita della comunità e del Paese.GossipNews24

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Pensioni, scattano i mini-aumenti. Ecco chi ne ha diritto


Esecutivo il provvedimento per sostenere i trattamenti al minimo (563 euro). Incrementi da 8,46 a 36,08 euro a seconda dell’età. Arriva la quattordicesima firenze, 3 luglio 2023 – Aumenti delle pensioni da questo mese, ma non per tutti. L’assegno di luglio che arriverà sui conti correnti dei pensionati sarà più ricco sia per la quattordicesima che per l’incremento per recuperare l’inflazione.

La base di calcolo è l’importo del trattamento minimo mensile anno 2023 pari a 563,74 euro. I pensionati al minimo potranno avere un aumento mensile di 8,46 euro se hanno meno di 75 anni e fino a 36, 08 euro mensili in più se hanno da 75 anni in avanti. Vediamo, in dettaglio, come vengono calcolate queste cifre e a chi spettano.

"La pensione di luglio – spiega Tommaso Petacchi, responsabile Inas Cisl di Pisa – sarà più consistente perché viene reso effettivo l’aumento previsto nella legge di bilancio 2023, che spetta a chi riceve un assegno al di sotto o pari al trattamento minimo. E’ una misura per contrastare il depotenziamento delle pensioni dovuto all’inflazione”.

Sono previsti però diversi scaglioni (con aumenti appunto da 8,46 a 36,08 euro mensili). «Chi ha la pensione al di sotto o pari al trattamento minimo da 563, 74 euro ed un’età inferiore ai 75 anni, da luglio riceverà un incremento di 1,5 punti percentuali e quindi salirà a circa 572,20 euro lordi mensili. Se invece il pensionato ha più di 75 anni, l’aumento è del 6,4 per cento e quindi passerà da 563 a circa 600 euro». L’aumento destinato alle pensioni al di sotto o pari al trattamento minimo è indicato nel cedolino dalla frase «Incremento legge 197/2022». Non variano invece la altre pensioni.

GossipNews24

Lavoro, buste paga più pesanti per circa 14 milioni di lavoratori


Con la pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, della legge di conversione del decreto n. 48/2023, scatta, infatti, il taglio di sei punti percentuali dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori subordinati che guadagnano fino a 35mila euro lordi annui per i periodi di paga da luglio a dicembre 2023. È di sette punti percentuali il taglio per chi guadagna fino a 25mila euro
Buste paga più pesanti per circa 14 milioni di lavoratori. Con la pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, oggi, della legge di conversione del decreto n. 48/2023, scatta, infatti, il taglio di sei punti percentuali dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori subordinati che guadagnano fino a 35mila euro lordi annui per i periodi di paga da luglio a dicembre 2023. È di sette punti percentuali il taglio per chi guadagna fino a 25mila euro.«Grazie a questo intervento sosteniamo il potere di acquisto delle famiglie con il taglio del cuneo contributivo e rispondiamo, in maniera più inclusiva, con concretezza alle loro necessità. La legge si prefigge l’obiettivo di promuovere il lavoro, accompagnare le persone attraverso la formazione e sostenere le fragilità con interventi come il nuovo assegno di inclusione. Gli ultimi dati dell’Istat – che segnano un saldo positivo di 383mila occupati in più in un anno – confermano che siamo sulla strada giusta. Il nostro impegno è quello di continuare a lavorare per migliorare l’incrocio fra domanda e offerta di lavoro e la qualità del lavoro, a favore di una maggiore sicurezza e di retribuzioni migliori», commenta il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.GossipNews24

Carta Risparmio Spesa 2023: Bonus di 382 euro da Luglio

Argomenti nell’articolo
  1. Cos’è il bonus spesa?
  2. Come funziona la carta spesa?
  3. Beneficiari
  4. Requisiti della carta risparmio spesa
  5. Chi è escluso?
  6. Come richiedere la carta acquisti spesa?

  7. Dove si richiede il bonus spesa 2023

    Cos’è il bonus spesa?

    La Carta Risparmio Spesa, chiamata anche Bonus Spesa 2023 o Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità, è una carta dal valore totale di 382,50 € che sarà erogata alle famiglie in difficoltà economica.
    Il bonus spesa 2023 potrà essere utilizzato per acquistare solo i beni di prima necessità, soprattutto quelli alimentari, per far fronte alle spese in continuo aumento

    Come funziona la carta spesa?

    La carta risparmio spesa, o bonus spesa 2023, sarà rilasciata dai Comuni ai cittadini e famiglie con un modello ISEE 2023 non superiore a 15.000 €.

    I Comuni, una volta ricevuti i dati degli ISEE da parte dell’INPS, erogheranno la carta risparmio spesa tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio. Nell’ordine che segue, la priorità viene data a chi ha l’ISEE più basso ed appartiene a nuclei familiari composti da almeno 3 componenti:

    • di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009;
    • di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005.

    Erogato il bonus spesa prima a queste due categorie, si procederà ad erogarlo a tutti gli altri beneficiari. Ogni cittadino dovrà fare riferimento solo alle regole del proprio Comune di residenza, rispettando le modalità di accesso dei buoni spesa 2023.

    Beneficiari

    I beneficiari del bonus spesa 2023, sono:

    • i singoli cittadini;
    • le coppie;
    • le famiglie con figli.

    Per i cittadini dai 65 anni in poi ed i bambini di età inferiore a 3 anni, è ancora attiva la Carta Acquisti 2023, che viene ricaricata dallo Stato, una volta ottenuta se in possesso dei requisiti, di 80 € ogni due mesi.

    Requisiti della carta risparmio spesa

    I requisiti per ottenere la carta risparmio spesa, o bonus spesa 2023, sono:

    • essere iscritti all’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
    • avere un modello ISEE 2023 inferiore a 15.000 €.

Roma: sequestrati 310mila euro beni lusso e immobili a ‘capo piazza’ Tor Bella Monaca

Misure cautelari Nel corso della mattinata i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati, hanno eseguito un importante sequestro...
MISURE CAUTELARI Nel corso della mattinata i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati, hanno eseguito un importante sequestro di beni emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma su richiesta della Procura di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia. L’attività odierna è anche il risultato di una attività investigativa che ha consentito di disarticolare, il 27 aprile 2021, una delle piazze di spaccio del quartiere romano di Tor Bella Monaca con l’esecuzione di numerosi arresti disposti dall’Autorità Giudiziaria romana. In particolare, i Carabinieri del Gruppo di Frascati eseguirono 51 provvedimenti cautelari a carico di altrettanti soggetti appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico, radicata nella Capitale e con base operativa e logistica proprio nel quartiere di Tor Bella Monaca, con un giro di affari di circa 600.000 euro mensili. L’indagine dei Carabinieri portò alla luce tutta la struttura del gruppo solidale, che, come in una perfetta organizzazione aziendale, formava un efficiente organigramma di tipo manageriale con compiti ben precisi. I pusher che si rivelavano capaci ed affidabili venivano promossi a ruoli di supervisione e chi sbagliava subiva punizioni gravissime. Tra gli arrestati, vi era anche il “capo-piazza”, promotore dell’associazione, oggi colpito dalla misura di prevenzione patrimoniale, attualmente detenuto e condannato, il 19 maggio 2022, a 12 anni e 4 mesi di reclusione per il ruolo verticistico ricoperto. Le attività investigative hanno altresì consentito agli inquirenti di individuare e analizzare gli asset patrimoniali riconducibili al capo-piazza che, tra l’altro, non aveva alcuna remora a ostentare gli stessi sui più comuni social network. Il complesso degli elementi raccolti ha consentito poi di ricostruire i profili di pericolosità sociale dello stesso e di ricondurre il suo patrimonio all’attività illecita. Per queste ragioni la Procura di Roma ha avanzato la richiesta di misura di prevenzione patrimoniale che è stata accolta dal Tribunale di Roma. Quanto alla consistenza del sequestro, sono stati individuati rapporti bancari, immobili, beni di lusso e veicoli per un valore approssimativo di 310.000 euro.